La politica si è ritrovata unita con la morte del dissidente russo e anti-Putin Aleksei Navalny! Una fiaccolata a Roma per commemorare Aleksei Navalny alla presenza di politici e cittadini in piazza del Campidoglio e per ricordarlo come un eroe o meglio un martire nel nome dei diritti civili! Quando invece alla protesta invece degli agricoltori l’assenza dei politici non s’è fatta attendere! 

Chi era Navalny? Uno che invocava le deportazioni degli stranieri e dichiaratamente xenofobo, razzista e negli ultimi tempi populista. E di quali i diritti civili si sta parlando? Uno che in passato tifava per l’lgbt soltanto per un tornaconto elettorale! Ma dai! E allora io dico che pensare delle vittime sul lavoro e di quei militari che hanno perso la vita in guerre a noi lontane e in difesa di chi? Non ho certamente notato la stessa attenzione a riguardo e in loro ricordo! Ma con Navanly c’era in ballo la pia e sacrosanta Libertà! Ma se per mezza parola detta dal cantante Ghali sul palco di Sanremo si è dovuti ricorrere a leggere comunicati Rai in stile Istituto Luce. Vergogna!