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Si parla molto di crisi del volontariato.



Il volontariato continua a svolgere un ruolo fondamentale nel nostro territorio? Cosa ècambiato?

Un tempo si chiedeva ai volontari solo quello che potevano dare, senza addossare loro grandi responsabilità. Ogni contributo era ben accetto e ripagato da gratitudine: un aspetto gratificante!! Ora non è più così!! Non solo si fa fatica a trovare personale, ma esiste pure un problema di procedure. 




Con l’avvento della piattaforma Terzo Settore denominata “RUNTS” tutto è diventato complesso e questo crea grande esasperazione. In aggiunta la mancanza di tempo e l’individualismo sono di enorme ostacolo alla possibilità di impegnarsi nel volontariato. I più giovani valorizzano molto più i saperi, competenze e il profitto. Se da un lato, però, si riconosce che il volontariato, nel suo insieme, sia indispensabile per la tenuta sociale dall’altro si vive un periodo di grande difficoltà.

Con l avvento della pandemia il volontariato ha, infatti, subìto un contraccolpo inedito, registrando una tendenza particolarmente negativa. Anche l’attività gratuita ha registrato una battuta d’arresto. Mi pare di capire che si prevale sul consolidamento delle Fondazioni e Cooperative più che sull’Associazionismo in genere. Gli anziani, sono da sempre lo zoccolo duro e si è comunque continuato regolarmente la propria attività ma rimodulando i propri servizi.

L’Associazione Comunal, per esempio, ha radicalmente mutato le proprie attività volgendo la propria operatività sui fabbisogni della persona come individuo. Visti poi gli indici demografici calcolati sulla popolazione mantovana che segnalano un progressivo invecchiamento. Una tendenza che si riflette anche sulle organizzazioni di volontariato: una buona parte consistente dei volontari è costituita da persone anziane ed è sempre più difficile garantire l’opportuno turnover generazionale.

Dalle nuove generazioni emerge il bisogno di dare senso alla propria esistenza, di fare esperienza di valori forti, di credere nella solidarietà, ma anche bisogno di costruire qualcosa di nuovo. Quali le prospettive future del terzo settore? Quello di riuscire a cogliere nel cambiamento una leva di rinnovamento, per non disperdere le energie positive ma, al contrario, attivarle e riconnetterle. Il volontariato è una fonte di ricchezza morale e patrimoniale.

E’ solo grazie ai volontari se sono aperti i punti di incontro e di svago e per la salvaguardia delle nostre tradizioni. Parliamo di attività che sfuggono alla narrazione, a volte molto retorica, di un volontariato inteso come “buona volontà”, ma il cui valore è inestimabile, perché si inseriscono concretamente in un contesto di collettività più giusta e inclusiva, di cittadinanza attiva e consapevole.