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L’uso spregiudicato e strumentale dei titoli sulla stampa locale



Riferito alla pubblicazione della Gazzetta di Mantova del 2 Settembre 2020 pagina 15




È iniziata ufficialmente la campagna elettorale e la lista Civica Viva Mantova propone un’immaginedi comunità nuova, moderna, diversa, che possa rappresentare quella che è la società del futuro,una società solidale che considera il bene comune come un valore essenziale che sa guardareavanti e NON alla provenienza dei candidati. Una cosa è la capacità nel promuovere unprogetto per la città e un’altra fare demagogia giocando sui titoli di stampa.

I lettori moltospesso si soffermano al titolo e ricavano da lì le poche informazioni e ciò non aiuta anzi. Lalista è composta da persone giovani, da persone che vanno dai 35 e 50 anni e da persone chevanno dai 50 a 65 anni, con esperienza in tutte le sfere professionali e rappresentative. Siamo tuttepersone che vogliono raggiungere con forza uno stesso obiettivo, siamo una lista civica autentica,non una lista civetta e il civismo, quando autentico come il nostro, è lo strumento più importante chei cittadini hanno in mano per contrastare il sentimento dell’antipolitica. Noi siamo una lista che hauna prospettiva di libertà.

Non dobbiamo chiedere il permesso a qualche segreteria di partito percostruire qualcosa per la nostra comunità. Non abbiamo l’obbligo di sottostare a logiche e interessidiversi da quelli dei cittadini. Noi abbiamo fiducia nei nostri concittadini, che saranno in grado didistinguere chi racconta storie da chi nel programma ha una prospettiva per il futuro della comunità.Il nostro programma si articola in dodici concetti chiave consultabile all’indirizzo internetwww.vivamantova.it Non raccontiamo una città utopica e certamente vogliamo dimostrare di esserein grado di prenderci in carico piccoli pezzi di città, così come la gestione della complessità diproblemi più grossi. Per questo il programma si compone di azioni a breve, medio e lungo termine,che disegnano la prospettiva della nostra città del futuro e che potremmo mettere in campo il giornodopo l’elezione di Roberto Biasotti ( nostro candidato Sindaco )

Pertanto Il cambiamento non è maidoloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è. Tutte le vite che abbiamo vissuto e quelle chedobbiamo ancora vivere sono piene di alberi e foglie che cambiano.

Cominciate col fare ciò che ènecessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. Tutte frasidi facile comprensione, si dirà. Solo che il problema non sta tanto nel comprendere quantonell’agire.

Come disse Sir Winston Churchill: non sempre cambiare equivale a migliorare, ma permigliorare bisogna cambiare.