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Il progetto “SENIOR ACTIVE”



L’invecchiamento è un fenomeno ormai diffuso. Le stime indicate dall’Istat a Mantova nel 2020 sono di 62 individui a carico, ogni 100 che lavorano. L’indice di ricambio della popolazione attiva rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni).




La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Sempre a Mantova nel 2020 l'indicatore di ricambio è di 165 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana. Sul piano sociale ed economico avrà un forte impatto nel welfare del futuro cittadino.

L’emergenza del Covid 19 oltre ad alimentare dubbi sulla gestione e sulla sicurezza di alcune Rsa (Residenze sanitarie assistite) e sulla fragilità del welfare familiare ripropone sia la necessità di migliorare le strutture immobiliari e l’offerta esistente per gli anziani non autosufficienti, sia di investire su chi promuove servizi e anche abitativi per anziani attivi.

La proposta in seno al programma della Lista Civica Viva Mantova è quella di attivare un progetto “Senior Active” ovvero uno stile di vita che garantisca una nuova dimensione del vivere dell'anziano, dalla qualità decisamente elevata, attraverso soluzioni come il condividere spazi, domestici e ricreativi, in compagnia di persone della propria età. Nei paesi nordici è molto diffuso. Esistono difatti a tal proposito delle vere comunità e centri di aggregazione.

Progettuare nuove forme di socializzazione e di residenzialità, che possano costituire una valida alternativa alle RSA e alle case di riposo. Il concetto di “Senior Active” si riferisce dunque alla progettazione di spazi concepiti per favorire nella vita dell’anziano tutti gli indicatori di un invecchiamento attivo, come la più ampia partecipazione alla vita sociale del territorio, l’uso delle nuove tecnologie, l’autonomia e il benessere fisico e psicologico. Il modello attuale non è certo paragonabile alla vecchia idea della clinica riabilitativa o della casa di riposo per anziani non più autosufficienti. Per quanto riguarda invece l’aspetto abitativo e residenziale di tratta piuttosto di creare villaggi rivolti ai pensionati over 65 ancora autosufficienti, composti in genere da appartamenti privati, reception e presidio sanitario attivo 24h, oltre a spazi per attività comuni, come ristorante, bar, area spa con piscina e palestra. Spazi quindi, facilmente accessibili e dotati di ogni comfort, in cui l’anziano possa mantenere il proprio stile di vita attivo e la propria privacy, ma che contenga anche aree comuni dedicate alla socializzazione e solo quando l’anziano non sia più in grado di vivere da solo in casa propria. La differenza con le strutture sanitarie assistenziali per anziani (RSA) è sostanziale essendo queste prevalentemente orientate a dare soluzione a ospiti non autosufficienti, anche se in esse sono presenti almeno il 25% di ospiti autosufficienti. 

Per gli over 75 la problematica sociale che pesa ancor più è la solitudine aggravata dall’assenza di figli o indisponibilità di figli e parenti di a svolgere attività di sostegno sociale. Il 15% degli anziani viva senza una rete di assistenza, di amici, o senza una famiglia. Il progetto “senior active” ha come obiettivo il promuovere l’invecchiamento attivo nella sua quotidianità attraverso una moltitudine di attività, utili non solo al mantenimento delle funzionalità fisiche e mentali, ma anche alla creazione di rapporti sociali e territoriali.