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Il carrozzone degli Enti inutili



Semplificare la vita ai cittadini e alle imprese italiane? Nessun Governo a distanza di anni vi è riuscito!! Perché? Facile a dirsi e difficile da attuarsi in quanto si dovrebbero eliminare interi comparti statali, parastatali, società ed enti collegati a vario titolo a regioni, province e comuni. Ciò significherebbe eliminare le sacche di consenso clientelare dei partiti. 




C’ è chi nella classe politica di allora andava adire che i manicomi sono di due categorie, quelli che si credono Napoleone e quelli che vogliono risanare il deficit pubblico. Ma aggiungerei anche quelli che sognano di tagliare gli enti inutili. Eppure potessimo cancellarli tutti e subito lo Stato il suo status finanziario. Si parla di più di un terzo dell’attuale manovra economica. Quanto basta per abolire le tante microtasse contenute nella legge di bilancio e dare una forte accelerazione agli investimenti. Invece, è tutto fermo. Non si sa, con precisione, né quanti sono né quanto costano.

Secondo Codacons sono svariati miliari. È dal 1956 che i governi hanno tentato almeno di chiudere quelli nati e cresciuti durante l’era fascista. Fra la Prima e la Seconda Repubblica, sono spuntati come funghi. Il primo ad accorgersene fu Roberto Calderoli, poi è toccato a Mario Monti, con la sobrietà e l’austerità del suo stile, poi ancora Renzi nella sua vorticosa corsa referendaria al titolo V della costituzione. E’ davvero difficile non perdere la bussola. Ci capiscono poco gli esperti, figurarsi i profani della materia. Consorzi, agenzie regionali, enti autonomi, intercomunali, di promozione, per la tutela del riso, della gondola, degli aviatori, delle ville vesuviane, dei popoli ladini, chi più ne ha più ne metta. Contarli è difficile, cancellarli impossibile. L’apparato amministrativo italiano con i suoi 16000 enti è il più caro d’Europa. Un bisogno impellente quello del riordino territoriale. Ne scaturirebbe un straordinario risparmio in termini economici e una semplificazione nell’erogazione di servizi. E poi perché togliere le Province unico baluardo territoriale punto di riferimento basilare degli Enti Locali. Piuttosto sarebbero da abolire le regioni dopo il pauroso fallimento all’emergenza pandemica: “Gusci vuoti” riempiti di soldi che non hanno saputo gestire il territorio né far altro che esplodere il debito pubblico.

A dare un giudizio così drastico è pure la Società geografica italiana (Sgi), una delle principali e più antiche istituzioni culturali del nostro Paese. Di Enti inutili, tutti ne parlano ma nessuno li abolisce: così continuano a proliferare (e pesare sulle nostre tasche) Se ne parla da sempre, e solitamente ogni volta che si tocca l’argomento le forze politiche si mostrano tutte concordi: abolire gli enti inutili sarebbe un ottimo modo per iniziare a risparmiare qualche soldino da destinare verso opere più utili. Un’onda cavalcata a turno da ogni partito, da destra a sinistra, con promesse di feroci mannaie che poi, però, restano soltanto fantasie.