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Ieri e oggi - la transazione tecnologica



Da “anziano” sono in grado di valutare le differenze acquisite nell’ambito della comunicazione degli ultimi decenni. Quella di oggi probabilmente la sappiamo riconoscere ampiamente anche se. 




E’ tutto veloce, velocissimo, immediato. Viviamo sommersi da notifiche. Il flusso delle conversazioni è frenetico quasi esasperante. Ma vorrei soffermarmi sulla comunicazione di qualche tempo fa! Era molto lenta. Basti pensare alle cartoline. Quando si andava in vacanza in passato si usava spedire cartoline dei luoghi visitati per i propri saluti. Potevano passare giorni, settimane, mesi, ma alla fine la si ritrovava nella buca delle lettere.

Oggi come oggi è tutto velocizzato su Instagram, Facebook o tramite Whatsapp. Siamo ancora in grado di prendere carta e penna e scrivere un pensiero e/o anche una lettera? Nella corrispondenza tradizionale ho potuto sperimentare l'attesa, l‘ignoto, la lontananza ( come recitata il testo della canzone di Modugno) Tutti sentimenti specifici che la comunicazione di oggi non ci permette di confutare. Oggi siamo costantemente connessi. Si può facilmente capire se il messaggio inviato è stato letto o meno. A questo punto però a voi sottopongo un quesito? Ma davvero liberi di rispondere o meno? Tutto questo quanto potrà sottrarci e quanto potrà influire nei rapporti?

E quante volte ci siamo arrabbiati perché la persona a noi cara ha tardato a rispondere?

La comunicazione digitale ha un'altra importante conseguenza: il lessico. Si sta semplificando e impoverendo il nostro linguaggio!! Per molti si comunicano gli stati d'animo per mezzo delle faccine Emoji !! Il condizionale è d’obbligo se si considera che l’introduzione della tecnologia negli stili di vita comincia a riservare imprevisti e sorprese. A cominciare dalla lente e inesorabile sostituzione del “grammaticalmente corretto” con modalità espressive deregolamentate: è recente la denuncia di molti docenti universitari italiani circa il livello culturale mediamente basso degli allievi. Errori madornali nell’uso del linguaggio parlato e scritto, congiuntivi al posto dei condizionali, punteggiatura inesistente, accenti e apostrofi fuori luogo sono il risultato di una rapida obsolescenza della lettura e della scrittura, sia nelle regole linguistiche che nella comprensione e del padroneggiamento dei contenuti.

Con questo non voglio demonizzare tutta la comunicazione di oggi ma solo farvi riflettere sulla trasformazione che la tecnologia e i nuovi mezzi hanno influito sulle nostre vite. Tutto ciò comporta un rischio o un opportunità? Era il 1980 quando Renzo Arbore, famoso conduttore televisivo, invitava gli italiani a fidarsi della buon costume e della genuinità con il famoso detto. Meditate gente, meditate !!!