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I risvolti e i retroscena della guerra in ucraina



I reali obiettivi di Putin? Il Ruolo della Ue e della NATO? Tutto ovviamente preordinato!? A cosa si deve l’invio delle truppe nel Donbass e nelle autoproclamate repubbliche filorusse di Donetsk e Lugansk? Ridisegno dei confini territoriali? Qualunque sia l’ipotesi sul futuro prossimo del conflitto non può certamente prescindere da un attenta analisi del territorio!! 




Di quello che potrà essere in futuro il Donbass per i russi, per gli ucraini, ma soprattutto per i suoi abitanti e non ultima la città di Mariupol, a sud dell’area e a nord della Crimea, posta a ridosso del confine russo e corridoio obbligato per le truppe e le merci di Mosca verso la sua nuova area di influenza. Tutto infatti parte dalla Regione del Donbass la cui popolazione è in maggioranza di matrice russofona.

La storia del Donbass subì una svolta decisiva nel 2014, con la rivolta filo-europea di Maidan, a Kiev e voluta se non chi dall’America di concerto con la NATO e con la contestuale annessione della Crimea (a sud) facendo entrare truppe di mercenari e milizie spingendo poi la regione a un referendum che portò alla sua indipendenza. Tale secessione contagiò immediatamente il Donbass, dove già da tempo operavano gruppi militari semi-silenti, che presero poi progressivamente il controllo del territorio allargandosi a Lugansk e Donetsk, fino a dichiararne l’indipendenza e alla nascita delle due repubbliche riconosciute nel febbraio 2022 volute da Putin. Di fatto avvenne la rottura degli accordi di Minsk, in cui erano tornate sotto l’egida di Kiev. Nel contesto del Donbass, e nelle generali aspirazioni di Putin vi è anche la città di Mariupol. La città Ucraina, sorge difatti sul mare di Azov ovvero nel Donbass meridionale e in una posizione geografica CHE FA GOLA A TUTTI. Un punto di transito obbligato dei russi per la Crimea e le repubbliche amiche. Una posizione strategica sul mare da cui possono arrivare merci, certamente, ma anche attacchi militari. Qual dunque il vero obiettivo di Putin nel Donbass (al di là del incomprensibile silente ruolo della Nato)? Le risposte a mio avviso abbastanza chiare !!! Si vuol rinegoziare e ridisegnare la mappa e i confini territoriali. Per Putin ripristinare l’Unione Sovietica come in passato.

Di qui le preoccupazioni altri stati satelliti, come Lettonia, Estonia e Lituania, ormai finiti nell’orbita della Ue. Ovviamente Putin, a differenza di quanti pensavano ad una guerra lampo, vorrà attuare una posizione di attendista con lo stazionamento di truppe e nel contempo destabilizzando il territorio e desertificando l’Ucraina sotto ogni profilo militare, sociale e con l’emigrazione in massa di gran parte della popolazione. Mosca, come da copione, tenterà ovviamente di frenare e ostentare aperture alla diplomazia. Il timore dell’Occidente, sul territorio, è che Putin non si accontenti del Donbass e nemmeno di Mariupol, ma voglia tutta l’Ucraina. Tutto ciò non avverrà.

L’Ucraina sicuramente subirà un ridimensionamento territoriale . In parte sarà quindi occupata dai russi favorendo l’insediamento di un governo amico, o fantoccio come già accaduto in Bielorussia o in Kazakhistan. Ed è qui che si giocheranno non solo le sorti dell’Asia occidentale, ma anche e soprattutto quelle dei rapporti con l’Europa e gli Usa. Per farla breve si ritornerà alla guerra fredda ma a discapito del territorio e del popolo Ucraino con la perdita di viteumane.