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Dallo spettacolo/politica alla politica/spettacolo – Non fà una grinza



Astuzia e doppiezza e appeal sono doti ormai indispensabili per i professionisti della politica. Vuoi per etimologia, vuoi per pratica secolare la politica è quasi sempre stata nelle mani di un’élite. 




Io non sono un politologo e ne tantomeno un sociologo. Sono solo un semplice cittadino e attento osservatore. E quello che mi sembra di vedere è che quel che è della politica si è trasformato in tutto per il consenso. E mentre noi cittadini si rimane chiusi in casa ad indignarsi sui vari accadimenti c’è chi ancora cerca consenso, aumentarlo, consolidarlo.

Che la situazione sia sfuggita di mano è l’unica certezza ad oggi. Sembra davvero di assistere a una grande farsa, a una grande opera pirandelliana dove noi cittadini siamo spettatori impotenti per non dire quasi inutili. Si richiede solo la nostra partecipazione emotiva, la nostra indignazione, appunto o il nostro battimano. E perché no ricavarci magari una morale, una lezione di vita giustificata da quel senso di unità e patriottismo folcloristico.

Sembra un gioco delle parti, un gioco al massacro. Dove ad essere massacrati sono le norme del vivere civile. Come si concluderà questa crisi? Persino i professionisti della conoscenza politica, politologi, sociologi e aggiungo i virologi, non hanno le idee chiare. Oggi come oggi viviamo in tempi di liquidazione, dove tutto è svenduto al ribasso.