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Coronavirus - Basta con lo scarica barile



Frequenti i momenti di tensione nel corso delle conferenze stampa nella sede del dipartimento della Protezione Civile. 




Giornalisti spesso spazientiti per le precarietà decisionali sull’emergenza Coronavirus. E così prosegue l’interminabile odissea che affiora dalle viscere della politica e che sancisce con perfetto sincronismo contraddizioni e incoerenze tra i vari soggetti incaricati. E ormai chiaro a tutti che pendiamo dalle labbra di medici e scienziati senza nulla togliere alle loro competenze.

Ma vorrei capire il ruolo del Governo se gli stessi attori, mi riferisco ai Ministri, incapaci di intraprendere con chiarezza tempi e modalità. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2008 fù altrettanto con la crisi finanziaria ove si ascoltarono solo gli economisti. Esplosero poi le guerre e offensive terroristiche e si dette ascolto agli strateghi militari e studiosi di geopolitica. Il guaio è che ora ci troviam a dover a che fare con una pandemia senza la più pallida idea di come uscirne.

Basta sentirli parlare di mascherine, tamponi, test ematici, vaccini e terapie per capire che brancolano nel buio e con pensieri l’uno diversamente dall’altro. Così avviene per le Istituzioni anche perché ciascuna è consigliata da scienziati che seguono ricette opposte. Basti pensare cosa dicevano ieri e cosa dicono oggi. Paradossalmente ci troviamo ancora una volta in tale confusione a dover giustificare ed assolvere l’inadeguatezza di politici che comunque a differenza dei cittadini si vedono comunque salvaguardati i propri stipendi ..