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A quale repubblica apparteniamo!?



E’ mio desiderio sottoscrivere alcuni miei pensieri. Le mie perplessità, infatti, ruotano attorno alla sovranità del Popolo rispetto alle leggi, rispetto alla politica e alla base del concetto di Repubblica. 




Era, così pare, questa l'idea con la quale fu concepito il referendum del 2 giugno del 1946: all'insieme di ideali e sentimenti e che oggi viene ricordato in modo alquanto equivocante!! Da quel referendum nacque la Repubblica Italiana!! Fu il voto Popolare a decidere la nascita della nostra Repubblica. Esaurito il ventennio della dittatura fascista per la prima volta l'Italia visse l'esperienza di libere elezioni a suffragio universale maschile e femminile. Il potere di decidere veniva finalmente rimesso nella mani del popolo.

L'affluenza alle urne Infatti fu elevatissima su 28 milioni aventi diritto 25 milioni andarono a votare (praticamente l'89%) Il 18 giugno del 1946 divenne definitivamente ufficiale: la Corte di Cassazione annunciò la nascita della Repubblica Italiana. Ma quel 2 Giugno si caricò ancora più di significato perché in quello stesso giorno si votò l'Assemblea Costituente: l'organo preposto alla scrittura della Costituzione. Quella costituzione di cui troppi si riempiono la bocca calpestandola quotidianamente!! Gli stessi nostri padri costituenti scrissero all'articolo 11: . Oggi c'è chi lo interpreta in modo totalmente contrapposto. Qualcuno ha comparato la Costituzione a discapito delle volontà del Popolo. E così è successo che nel Parlamento Europeo laddove i nostri europarlamentari ad eccezione del M5S hanno votato in buona parte per consentire al nostro governo di usare i soldi del PNRR e dei Fondi di coesione per l’invio di armi e munizioni in Ucraina ( ben 500 milioni di euro di fondi del bilancio UE) Danaro destinato a spese sociali che potranno così finire agli armamenti sotto la sigla “ASAP” (Act to Support Ammunition Production': atto per sostenere la produzione di munizioni) Il PNRR cambia pelle e diventa Piano Nazionale di Ripresa del Riarmo.

E meno male che non molti giorni orsono avevano giurato che non vi era alcuna intenzione!! E quando si dice che la coerenza è tutto nella vita!?! Ma dov’è la differenza dal vecchio, se si continuano a mantenere le stesse posizioni, come ad esempio sul tema cruciale della guerra e gli armamenti?! Alla faccia della Costituzione e dei Padri Costituenti e del patriottismo. Insomma, per farla breve, una grande quantità di denaro proveniente dalla fiscalità dei contribuenti europei andrà ad imprese che, con il conflitto ucraino ed in altre aree del mondo, stanno già guadagnando superprofitti esorbitanti.

Si aggirano, inoltre, le direttive in materia ambientale e di difesa della salute e sicurezza dei lavoratori. Siamo pertanto davanti a una gravissima violazione della natura e delle regole dell’Unione Europea e per certi aspetti delle norme vigenti in materia di diritto al lavoro, tutela dell’ambiente e della salute. Per questa ragione, come rappresentante del Comitato Civico Viva Mantova ( www.vivamantova.it ) abbiamo aderito all’iniziativa popolare e referendaria in favore della pace promossa da Generazioni Future e dal Comitato Ripudia la Guerra.

Sarà allestito un banchetto in centro a Mantova per la raccolte firme ( il Giovedì e il Sabato) termine ultimo metà Luglio. Invitiamo l’intera cittadinanza. Ci batteremo per tornare a quei valori di pace e di solidarietà che sono i principi fondanti della democrazia.