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Fare politica attiva - riflessioni e considerazioni



Il forte malcontento nei confronti dei partiti politici richiede una particolare riflessione nel modo di far politica. Nel nostro sistema politico i partiti sono certamente indispensabili come è ormai inevitabile una riforma strutturale in termini di democraticità e trasparenza perché ritrovino credibilità. 




Non è la società a ritirarsi dalla politica ma sono i partiti ad aver perso la capacità di ascoltarla e di comunicare con essa nonostante al loro interno ci siano anche persone seriamente impegnate. Il fatto che i partiti adottino una politica di costruzione mediatica del consenso come strategia principale non giova affatto alla crescita. Così facendo si è solo svuotato ogni contenuto partecipativo affidandosi all’assenso fideistico nella persona del proprio leader.

Questo sistema di rappresentanza si è talmente radicato nella società che persino i giovani nonostante il loro entusiasmo si trovano ora costretti a manifestare nelle piazze. I partiti italiani sono ormai diventati delle pure sigle autoelettive, come negli Usa, anche se nell’immaginario di tantissimi militanti ed elettori sono tuttora il centro della politica e della democrazia. Questa mancanza di consapevolezza ha portato ai margini della politica le aree produttive e creative che dovrebbero esserne invece il fulcro.

E’ ormai cosa nota che l’appuntamento elettorale in molti possa aver fatto credere di cambiare le cose ma poi delusi dai fatti. La competizione tra i vari soggetti politici è affidata ormai al catastrofismo dandosi la colpa l’un con l’altro e non è certo una visione alternativa delle cose. D’altra parte anche quelli/e che non credono che il voto possa cambiare le cose, pensano ad un’azione politica reattiva, di mera contrapposizione, azione che ci pare alquanto iniqua. Vorrei però anche ricordare che nella maggioranza delle persone c è chi crede nel cambiamento.

Sono molte infatti le narrazioni peraltro attive come la nascita del Comitato Civico Mantova Viva. Obiettivo per le prossime elezioni Comunali 2020 sarà quello di affrontare nodi, contraddizioni e problemi locali approntando un modello di città del futuro. Tutto questo non scioglie il paradosso che dicevo prima ma darà più forza a quanti vorranno mettersi in gioco in questo progetto lungimirante.

Penso pertanto ai giovani, al loro immaginario futuro così pieno di rivoluzione. Il cambiamento è quindi rendersi conto che la politica nasce dalla diffusione delle idee e dall’immaginazione che prende forma… e che i cambiamenti che contano non si svolgono semplicemente in scena sotto forma di azione ma nelle menti di coloro che provengano dalla società civile.